Figlicostituenti
02 Maggio 2019
Finalmente una risposta da parte di alcuni leader mondiali. La Camera dei Comuni britannica ha ufficialmente accolto la mozione presentata da Jeremy Corbyn, leader del partito laburista per dichiarare nel Paese lo stato di emergenza climatica: è il primo governo al mondo. Tutto in seguito alla settimana di proteste del nuovo movimento ambientalista Extinction Rebellion, che ha provocato disagi in tutta Londra.
Il 27 aprile, Jeremy Corbyn ha
sottoposto a tutti i membri della Camera dei Comuni britannica una mozione per ammettere
l’esistenza di una crisi climatica in corso e per mettere in pratica azioni
tempestive. Il leader del partito laburista ha infatti sempre sostenuto le
intenzioni e le azioni del gruppo ambientalista Extinction
Rebellion, che per una settimana ha creato diversi disagi nel centro di Londra attraverso proteste
pacifiche, manifestazioni e flash mob.
Nel giro di appena quattro
giorni, l’isola ha dichiarato lo stato di emergenza climatica,
annunciando l’intenzione di agire in fretta per azzerare le emissioni nette di
gas serra.
Così, domenica 28 aprile 2019 la prima ministra scozzese Nicola Sturgeon ha dichiarato pubblicamente, di fronte al partito di cui è leader, lo Scottish National Party, la presenza di un’emergenza climatica nella sua regione, aggiungendo l’intenzione del Governo di anticipare il termine per la riduzione delle emissioni di CO2 al 2045.
Il giorno dopo è stata la volta del Galles, la cui ministra dell’Ambiente Lesley Griffiths ha dichiarato lo stato di emergenza ambientale nel Paese.
Infine, mercoledì 1° maggio la Camera dei Comuni britannica ha
ufficialmente accolto la mozione del Partito
laburista, il cui è obiettivo è quello di mettere in pratica azioni più
tempestive e radicali nella lotta contro il cambiamento climatico, diminuendo
le emissioni ancora prima del 2050 e spingendo di più l’utilizzo delle
rinnovabili.
“Abbiamo assistito a qualcosa di
incredibile” ha detto alla fine
Corbyn a una folla di ambientalisti. “Il Parlamento britannico ha approvato
la mozione del partito laburista e diventa il primo al mondo a dichiarare l’emergenza
ambientale e climatica. Questo può scatenare un’ondata di azione da parte dei
Parlamenti e dei governi di tutto il mondo. Ci impegniamo a lavorare più
strettamente possibile con i Paesi che intendono seriamente porre fine alla
catastrofe climatica e chiarire al presidente degli Stati Unite Donald Trump
che non può ignorare gli accordi internazionali sulla crisi climatica. I
manifestanti e gli scioperanti ci hanno detto di agire. I governi non agiscono
mai senza pressione e dobbiamo mantenere alta la pressione. Sono orgoglioso che
il Partito laburista abbia portato questa mozione all’Assemblea, e ora proseguiremo
questo lavoro sviluppando i nostri piani per realizzare una rivoluzione industriale
verde”.
Insomma, pare che le attività del Fridays for Future e degli altri movimenti ambientalisti stiano dando i loro frutti. Quello del governo inglese sarà solo il primo passo al quale seguiranno tanti altri governi? Noi lo speriamo davvero.
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